24 aprile al Palazzo dei Congressi -
Lugano
34.37% con 12,6 milioni di voti. Era il 1976 e si votava in Italia per le elezioni politiche.
Fu il migliore risultato di sempre dell’allora Partito comunista italiano. Il
Partito socialista di quegli anni, ben diverso da quello di Bettino Craxi, sfioro il 10%, mentre a sinistra del Pci, Democrazia proletaria con oltre mezzo milione di voti fece
l’1,5%.
Di quel patrimonio politico e culturale in Italia oggi rimane ben poco.
Quel che ne rimaneva nel Pd, è stato liquidato dalla gestione Renzi. I piccoli gruppi di sinistra radicale sono sempre più chiusi su se stessi, accecati da una logica autoreferenziale e settaria. Eppure le contradizioni sociali, i conflitti capitale-lavoro, la crescente ingiustizia e la peggiorata ridistribuzione della ricchezza che amplifica il divario tra ricchi e poveri, sono più vive che mai. In molti si ostinano a sognare, ad auspicare la nascita di un forza politica capace di rappresentare in una sola voce il disagio sociale e il ritorno ai valori di sinistra, solidarietà e giustizia sociale.
Vista la grande confusione sotto il cielo, la situazione consente di sperare?
Per cercare di comprendere i molteplici tentativi nati negli ultimi tempi, le cause dei fallimenti e se sia possibile intravvedere qualche novità che consenta di sperare, ForumAlternativo ha invitato due grandi conoscitori della realtà della sinistra italiana.
Luciana Castellina, lunga militanza nel Pci da cui fu poi radiata per esser stata tra i fondatori dell’eretico “Il Manifesto”, giornale con cui ancora oggi collabora. Più volte eurodeputata, autrice di numerose pubblicazioni, dal 2014 è presidente onoraria dell’ARCI. L’altro ospite è Loris Campetti, già caporedattore de “Il Manifesto” (che ha lasciato nel 2012), esperto di lavoro e relazioni industriali, è autore di numerosi libri e da molti anni corrispondente da Roma per il quindicinale di critica sociale e del lavoro Area.
L’appuntamento è per lunedi 24 aprile, ore 20.15
al Palazzo dei Congressi di Lugano (sala C)
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