di Graziano Pestoni Presidente USS-Ticino e Moesa
Come si ricorderà il mese di gennaio è scoppiato lo scandalo di AutoPostale, una società della Posta Svizzera SA. AutoPostale avrebbe ricevuto dai cantoni sussidi non dovuti. Una pratica illegale.
Ciò è stato tecnicamente possibile grazie alla divisione di AutoPostale in due sotto-società. Un’operazione che, per la sua importanza, ha dovuto coinvolgere inevitabilmente i vertici amministrativi e politici federali.
Ora, in un comunicato la Posta informa che Susanne Ruoff, la direttrice, “benché all’oscuro di tutto, si è assunta la responsabilità dei fatti e ha rassegnato le dimissioni”.
In questo modo si lascia intendere che lo scandalo sia dovuto a qualche oscuro funzionario. Contemporaneamente vengono automaticamente assolti tutti i probabili veri responsabili: Urs Schwaller e i suoi colleghi del Consiglio di amministrazione, Doris Leuthard e i suoi colleghi del Consiglio federale.
Evidentemente la Ruoff, come sempre succede in questi casi, sarà ricompensata per il suo “sacrificio”. Le verrà concessa una buona uscita milionaria oppure fra poco assumerà un altro alto incarico lautamente pagato.
Giustizia è fatta?