di Red
Cresce la collera della popolazione e la sfiducia nei confronti delle élites. A causa delle diseguaglianze e della paura del domani cresce l’insoddisfazione nei paesi più ricchi del pianeta.
Nei paesi avanzati la classe media è stata “malmenata”.
In 25 paesi ricchi oltre 500 milioni di persone hanno subito una contrazione dei loro redditi tra il 2005 ed il 2014. Nell’immediato è necessario ridistribuire la ricchezza.
Bisognerebbe tassare i patrimoni e introdurre le tasse di successione. A livello mondiale si è assistito ad un trasferimento massiccio di reddito dal lavoro verso il capitale. È necessario ripensare ad un nuovo Contratto sociale.
Queste sono solo alcune delle considerazioni espresse in un recente documento del Fondo monetario internazionale, che unitamente alla Banca mondiale è uno degli organismi di riferimento del capitalismo e delle classi dominanti.
Una lettura superficiale della situazione potrebbe indurre qualcuno a pensare che l’FMI abbia perso la bussola. In realtà non è così. La Brexit, l’esplosione del movimento dei gillet gialli, l’impressionante mobilitazione giovanile e studentesca che si sta ampliando a macchia d’olio, la crescita dei movimenti populisti e xenofobi, sono l’espressione di un malcontento e di una rabbia nei confronti di un sistema capitalista sempre più iniquo e brutale.
Il banco sta per saltare e per scongiurare l’assalto alla diligenza i settori più lucidi della borghesia sono consapevoli che è necessario fare alcune “concessioni” per scongiurare quella che appare sempre più come una vera e propria crisi sistemica. Detto in altre termini o la borghesia è disposta sin da subito a fare delle concessioni alle classi popolari o la crisi che sta investendo le società liberali rischia di essere senza via d’uscita. Ecco per quale motivo i ricercatori del Fondo monetario internazionale sposano ora l’idea di sottoscrivere un nuovo Contratto sociale.
30 anni di politiche liberiste hanno avuto conseguenze devastanti per milioni e milioni di persone. Il mercato del lavoro è stato massacrato, flessibilità e precarizzazione delle forme di impiego hanno prodotto povertà e spinto sempre più persone ai margini della nostra società, le diseguaglianze sociali sono esplose, i giovani non riescono ad immaginare un futuro sereno. La coesione sociale è un lontano ricordo.
Diciamolo in modo chiaro le politiche liberiste sono state fallimentari per i salariati e la popolazione e presentano oggi il conto, un conto decisamente amaro.
Mentre a livello internazionale anche nelle classi dominanti vi è chi si rende conto che per “salvare il salvabile” è necessario un cambio di passo, nel contesto locale vi è chi ritiene che bisogna continuare con le politiche di defiscalizzazione a favore dei ricchi e del grande capitale o proseguire con le politiche che favoriscono il dumping salariale. Pensiamo ad esempio alle insensate proposte formulate dall’On. Vitta in termini di fiscalità o di salario minimo legale che non farebbero che amplificare diseguaglianze e concentrazione della ricchezza, incredibile!
ForumAlternativo ha fatto una chiara scelta di campo ed è fieramente al fianco di tutte quelle forze e movimenti sociali che in Svizzera, In Europa e nel mondo intero si battono contro un sistema che appare sempre più irriformabile. Perché le nostre vite valgono più dei loro profitti.