Giornale e caffè

Ul Visiga*

 

Perché mi interesso di politica? Se poi mi incazzo? Perché non posso farne a meno. Giovedì ho guardato un paio di spezzoni del Quotidiano. Servizio “Ultimo giorno in Gran Consiglio”. Si parla di una mozione del 2011 che propone il risanamento degli edifici esposti al radon. “In Ticino abbonda ed è la seconda causa di cancro ai polmoni”.

Il censimento cantonale ha rilevato che nel 91% dei casi le abitazioni sono esposte ad una concentrazione inferiore ai 400 Bq/m3 (Becquerel per metro cubo). Il 2,1% invece superava il limite di legge di 1000 Bq/m3. Nel frattempo la legge federale è mutata e ha portato il limite legale a 300 Bq/m3. Un bel problema mi sembra.

 

Il servizio non indica se sono note le percentuali degli edifici che oltrepassano il nuovo valore, ma presumo siano molte, sicuramente molte di più del 2,1%. Il consigliere di Stato Beltraminelli conferma il rapporto della commissione che indica il radon come un problema grave, ma sostiene che il risanamento totale, che ammonta a 50 mio, “è evidente non possa farsene carico lo Stato” e che valutano maggiormente proficuo investire sulla prevenzione. “Ah sì” penso io, “chi lo decide che lo Stato non possa farsi carico di questo intervento? In fondo lo Stato ha anche il compito di rilevare problemi collettivi e risolverli. Il radon è un problema del nostro Cantone, risolviamolo.

 

Ma evidentemente io non capisco niente, per fortuna i rappresentanti eletti si informano e fanno scelte oculate a nostro favore”. Molto meglio diramare comunicati dicendo “Cari cittadini, lo sapete vero, che il Ticino è carico di radon? Fate attenzione, chiudete le porte per non farlo entrare. Uhm, no apritele per arieggiare. Meglio sarebbe risanare. Insomma fate un po' come volete, ma dopo non veniteci a dire che non ve l'avevamo detto!”

 

Peccato che il servizio non mi dica a quanto ammontino i costi sociali provocati dal radon. Però penso che 5 mio. all'anno potrebbero essere sopportabili per lo Stato, in modo che in 10 anni il problema venga risolto. Chiudo il quotidiano, per oggi mi basta.

 

Venerdì leggo il CdT. “Cinquanta milioni per zittire le strade”. Prima tranche da 50 mio (il complessivo è valuto a 150 mio.) per far sì che l'85% della popolazione benefici di “una riduzione percettibile del rumore.... Il rumore ci affligge almeno quanto l'inquinamento”. Parte dei lavori saranno inseriti in opere già previste. Uhm... A me sembra che lo sport di Stato sia rifare strade già di suo, ora rifacciamo nuovi manti stradali anche se non ci sono altri interventi, solo per avere meno rumore.

 

Che il rumore sia un problema lo so. Quando cammino e mi passa accanto una Ferrari o un'Harley o il classico cinquantino (ma quando vieteranno i due tempi che sono altamente inquinanti?), so che sono tarate per rispettare i 75 db, ma Patti chiari dell'11.12.2015 “fatta la legge, trovato l’inganno: una delle auto che abbiamo testato, una Mercedes, a 50 km/h è sotto il limite: 72 decibel. Ma a 53 km/h segna 82 decibel! Ed è solo una delle auto del nostro test!”. Il tubo di scarico è tarato a 75 db, ma in effetti nella realtà l'impatto è maggiore, ma il problema è la qualità dell'asfalto. Il Touring mi aiuta meglio a capire: (https://www.tcs.ch/it/test-consigli/consigli/ambiente- mobilita/problema-rumore-stradale.php)

 

 

“Come si possono ridurre le emissioni foniche?

 

La soluzione più efficace è indubbiamente quella di intervenire alla fonte del rumore. Questo è tra l’altro in accordo con i principi giuridici della lotta al rumore ... secondo cui il rumore va combattuto con misure che facciano presa alla fonte. Per quanto riguarda il traffico, il rumore può ad esempio essere ridotto con misure quali la posa di asfalto fonoassorbente, l’uso di gomme silenziose, la riduzione della velocità, la mobilità elettrica nelle città e uno stile di guida adeguato.”

 

La riduzione della velocità è già in atto in tutto il Cantone. Bene. Per la mobilità elettrica sono appena stati stanziati alcuni milioni. Dello stile di guida adeguato si potrebbe fare prevenzione, ma non la facciamo, anzi sì, ci sono i radar. Rimane l'asfalto che sembra un problema tanto grave tale da investire almeno 150 mio, mentre di introdurre l'obbligo di copertoni adeguati non ne parliamo, almeno sino a quando sarà varato il programma “Rumore sicuro”. Ma anche su questo tema si potrebbe sensibilizzare. No rifacciamo le strade. La ciliegina: si prevede di sostituire 4600 finestre in abitazioni troppo esposte al rumore. Se ne deve fare carico il proprietario della strada. Di base il Cantone.

 

Pensiero: “si da da mangiare alle imprese… Sì ma anche per le ristrutturazione di case esposte al radon”. 50 mio. contro il radon sono troppi, 150 mio. per le strade vanno bene. Ma è evidente che il rumore è un problema più grave del radon.

 

Mi faccio coraggio e giro la pagina del giornale: “Incentivi per progetti e credito quadro per ridare vita agli edifici dismessi” dieci milioni. Per il periodo 2019-2023. Bene, spero che almeno saranno attenti al radon. Giro pagina. “Una poliziotta 16enne, agente indagato” Non entro nel merito della cosa, ma… l'agente è “stato licenziato dalla Polizia comunale di Collina d'Oro ed è stato assunto da quella del Malcantone”. Uhm... se un poliziotto viene licenziato, di regola è perché ha commesso qualche cosa di grave.

 

Basta anche per oggi ne ho abbastanza.

 

Che fare? Indignarmi e posso farlo scrivendo. Aspettare le votazioni e votare, sperando che vengano elette più persone che la pensano come me. E mi ricordo che “il cesso è sempre in fondo a destra” (G.G.) Ma prima di concludere, non posso esimermi dal commentare un'altra notizia di questi giorni: Bertoli annuncia basta sgravi. Oh PS! Basta sgravi bisognava dirlo già al giro prima.

 

 

 

*Nome noto alla redazione