Lunedì 29 aprile
SPAZIO MOREL - Lugano
Siamo molto felici di invitarvi alla proiezione di
Comunismo Futuro, un film di Andrea Gropplero con Franco “Bifo” Berardi
Recensione: https://www.ecodelcinema.com/comunismo-futuro-2017.htm
Web: https://comunismofuturo.net/
19:30 Cena di autofinanziamento (V✓) per la libreria condivisa di Morel
20:30 introduzione al film con il regista Andrea Gropplero
21:00 Comunismo Futuro un film di Andrea Gropplero, Italia, 2018, 72 min
Entrata con offerta libera
(Apertura libreria/archivio: 17:00-22:30)
Spazio Morel
Via Antonio Adamini 4, 6900 Lugano, Switzerland
Dove siamo? In Comunismo Futuro siamo dentro la spirale decomposizionista, nell’anno 2017. Cento anni dopo la Rivoluzione Sovietica il tempo si presenta come un’accelerazione panica che rende impossibile la riflessione critica, la decisione politica, il governo razionale. Il caos è la dimensione visuale e psichica entro la quale siamo collocati. Comunismo futuro è un viaggio vertiginoso attraverso il ventesimo secolo, un viaggio che viene raccontato insieme dal punto di vista della Rivoluzione del 1917, e dal punto di vista della spirale di follia in cui il secolo ventunesimo sembra essersi gettato a capofitto. In mezzo, a raccontare questa storia, Franco Berardi, un uomo che si è formato negli anni ’60, che ha vissuto il ’68 come studente ribelle e poi ha animato il ’77 in Italia, l’anno in cui il futuro finì e il non-futuro di oggi incominciò. Attingendo agli archivi russi e a quelli della Cineteca di Bologna, agli archivi del Movimento Operaio e a fonti del mediattivismo contemporaneo, Andrea Gropplero ha montato un chaos-movie, un oggetto visuale dinamico ricombinante. Compiere un gesto esagerato come quello di raccontare un secolo comporta un notevole grado di follia e di presunzione. L’unico modo per sfuggire al ridicolo è dunque quello di sospendere il discorso storico- politico in una nebbia di ironica demenza. In un’avventura visiva dinamica e ricombinante ad alto potenziale emotivo, gli immaginari dello scorso secolo si polverizzano attraverso il caleidoscopio artistico e mediatico. La grafica delle avanguardie russe degli anni ‘20, animazioni cubiste e futuriste si intrecciano e districano a/ traverso griglie grafiche proto-punk della seconda metà degli anni ’70. Un remixage di meme visuali catturati nell’immaginario del secolo, ma anche la ricerca di una via d’uscita possibile, una via paradossale e ragionevole, insieme.