di ForumAlternativo
L’ormai quasi consumato inciucio liberal-pipidino, fatto a difesa dei cadreghini, sta portando già qualche frutto, anche se marcio. Così, sia Cassis che Lombardi han difeso in coro quella che viene descritta come la vergogna di Mosca.
Ma andiamo con ordine. Recentemente è stata inaugurata con quattro giorni di lussuosi festeggiamenti la nuova sede dell’ambasciata Svizzera a Mosca, costata la bellezza di 42 milioni. Oltre naturalmente a Cassis, sul posto c’erano anche alcuni politici svizzeri, tra cui l’inossidabile Filippo Lombardi.
Pochi giorni fa, la stampa d’Oltralpe ha rivelato che i gozzovigliamenti son costati quasi 800’000 CHF, coperti però in gran parte da sponsor privati. Tra questi naturalmente UBS, Nestlé, Novartis e tutto il fior fiore del capitalismo svizzero. Ma anche conglomerati russi facenti capo ad oligarchi di dubbia fama. Senza dimenticare, e qui viene il bello, Philip Morris e Glencore!
Il gigante del tabacco, con sede in Svizzera, è più volte riuscito ad impedire l’applicazione delle politiche di salute pubblica chieste dal trattato internazionale contro il tabacco elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e firmato da quasi tutti i paesi del mondo. E questo sfruttando i trattati di libero scambio che la Svizzera ha stipulato con buona parte dei paesi del mondo. Per citare solo uno dei tanti esempi, si pensi alla causa intentata da Philip Morris contro l’Uruguay per le ragioni succitate, che riassume la loro filosofia che mette il business prima della salute. Vale la pena ricordare che secondo le ultime stime 100 milioni di persone moriranno in questo secolo, in particolare nei paesi poveri, per gli effetti nocivi del tabacco se l’epidemia non sarà bloccata.
Glencore poi è tristemente conosciuta per il suo sfruttamento spregiudicato delle ricchezze minerarie dell’Africa. Recentemente omaggiata in Zambia dallo stesso Cassis, che aveva preferito chiudere entrambi gli occhi sui disastri ecologici da essa provocati nel paese, è una delle multinazionali più coinvolte in scandali e soprusi a danno delle popolazioni locali dei paesi nei quali opera.
Di fronte allo sconcerto sollevato dalle rivelazioni dei media, che giustamente si chiedono se l’inaugurazione di un’ambasciata non dovrebbe essere piuttosto un atto di Stato (e magari meno sfarzoso!), sia Cassis tramite il suo Dipartimento che Lombardi facendo spallucce concludono “che si trattava di far risparmiare soldi allo Stato”.
Che dire? Quando si inaugurerà il consolato di Palermo, domanderanno allora la sponsorizzazione della mafia siciliana?