di Red
Le statistiche rese note negli scorse settimane e mesi fotografano un quadro desolante del mercato del lavoro e delle condizioni di impiego della salariate e dei salariati. Non sfugge a questa triste realtà l’inchiesta sulla salute pubblicata dall’Ufficio federale di statistica secondo la quale il 21% dei lavoratori soffre di stress e la metà è a rischio burnout. Sono dati oltremodo preoccupanti , in crescita rispetto all’ultima rilevazione che confermano il progressivo degrado delle condizioni di impiego nel nostro Paese.
Purtroppo esiste una evidente correlazione tra la precarizzazione delle condizioni di impiego ed il crescente disagio vissuto dai lavoratori. Intensificazione dei ritmi di lavoro, paura di perdere l’impiego, forti pressioni esercitate dai datori di lavoro, insicurezza legata a forme di impiego sempre più precarie che precludono anche una progettualità di vita, pressione sui salari che porta ad un processo di impoverimento di un numero crescente di persone hanno evidentemente delle ricadute negative sullo stato di salute delle persone. Un problema che investe l’insieme della nostra società e che dovrebbe indurre la classe politica all’azione.
Purtroppo invece di prefigurare delle contromisure sul piano politico, il parlamento federale, la maggioranza borghese e i partiti di destra stanno studiano nuove controriforme che non faranno altro che peggiorare la situazione. Pensiamo in particolare ai nuovi peggioramenti previsti a livello di legge federale sul lavoro dove si vogliono ulteriormente allentare le disposizioni rispetto al lavoro domenicale, alla durata massima del lavoro o ai periodi di riposo.
Gli stessi soggetti che considerano gli avversari politici dei vermi( pensiamo alla sconcertante e denigrante campagna promossa dall’UDC) sono quelli che da anni si battono per deregolamentare le condizioni di lavoro, per privatizzare il servizio pubblico, per promuovere regali fiscali ai super ricchi e alle grandi società, per aumentare l’età di pensionamento e che sono al fianco delle lobby delle casse malati.
Urge una chiara svolta e va fatta una scelta di campo. Il ForumAlternativo l’ha fatta da tempo! Noi ci battiamo a favore delle lavoratrici e dei lavoratori, dei disoccupati e di tutti coloro che hanno subito sulla loro pelle le conseguenze di 30 anni di politiche liberiste e vogliamo portare la loro voce all’interno del Parlamento Federale per rafforzare le politiche di opposizione nei confronti di un Governo incapace di leggere difficoltà e sofferenza che accompagnano fasce sempre più ampie della nostra società.
Se si vogliono ridurre stress, ansie, paure e disagi sui luoghi di lavoro bisogna opporsi senza esitazioni ai previsti peggioramenti della legge federale sul lavoro e bisogna urgentemente rilanciare nel dibattito politico una vecchia e storica rivendicazione dei lavoratori, quella della riduzione dell’orario di lavoro. Una riduzione di orario di lavoro a parità di salario che deve contribuire a redistribuire il lavoro dando una prospettiva di impiego anche a coloro che sono stati espulsi dal ciclo produttivo. Ora si cambia!