Un buffetto all’uomo veloce

di Luigi Pagani, detto ul matiröö

 

Un buffetto sul naso e via, pedalare. Se poi arriva la multa dal cantone, la si paga noi. Per noi s’intende gli sfigati cittadini di Lugano, amministrati da buffi personaggi. A ricevere il buffetto sul naso è stato l’uomo veloce (tale Schnellmann) del regno, quello che ha molti amici perché è uno che conta nelle varie aziende comunali e tra le ditte ingaggiate per i lavori comunali.

Pensa te, a lui devi rivolgerti perfino quando cerchi un introvabile posto barca a Lugano. Se qualcuno può fare una magia, lui è l’unica possibilità. Perché se ne occupi lui delle barche, resta uno dei misteri insondabili della ripartizione cittadina dei compiti, forse risalente all’epoca di Re Giorgio Primo.

 

Il dato di fatto è che il nostro ha così tanti amici, ma così tanti, da riuscirsi a piazzare seduto in poltrona al Gran Consiglio al primo colpo, e aver la soddisfazione di veder la figlia seduta a soli 22 anni nel consiglio comunale in quella città dove il babbo lavora a tutto campo. E poi si dice che in politica non c’è spazio per le donne, giovane oltretutto.

 

Ma torniamo al nostro uomo veloce, che si è beccato il buffetto, perché l’incarico comunale della banchina di legno è finito a un fallimentare seriale che non pagava gli operai. Nessuna sanzione amministrativa, ha spiegato il Badaracco, perché è una cosuccia di poco conto. Di lavoro c’erano solo 8-10mila franchi, il resto era materiale. Peccato che quei soldi non si è ancora capito chi se li sia intascati. Di certo, non chi ha lavorato, perché gli operai son rimasti all’asciutto.

 

Il Cantone dovrà ora vedere se sanzionare la Città per pratiche illegali. La città, la collettività, non l’uomo veloce o il Municipio che ha avallato lo scellerato mandato diretto. Non è dato a sapere invece, perché è in corso una riunione al bar “Tra da nüm”, se la verità emergerà mai sulla spinosa spiaggetta abusiva, abusivamente rimossa. Perché i corvi dei davanzali municipali insistono nel dire che, anche in quel caso, c’è la zampetta dell’uomo veloce sulla documentazione.

 

Ma seppur potente nel regno, l’uomo veloce non poteva arrivare a tutto solo. Giurano infatti i corvi, che la zampetta ce l’abbia messa un altro deus ex macchina cittadino, uno ben più in alto di un semplice capo ufficio, cioè un direttore di divisione a cui piace la procedura delle licenze edili “tra da nüm”, ma solo se di alto standing.

 

Cosa dite? L’Esecutivo dov’è? Il Cantone dov’è? La magistratura dov’è? Qualcuno svegli il Jelmini, che, stando ai corvi, si è appisolato sulla poltrona. Anche al Cantone pare si siano addormentati, intenti a fare un magnifico sogno, quello di volare tra le nuvole con la Pantalone’s Airways. Da via Bossi invece, nessun segnale di vita.

Vai alla rubrica: