di Luigi Pagani, detto ul matiröö
12 milioni di franchetti incassati da Superadar Gobbi nel solo 2018. E l’anno appena chiuso, promette performance migliori. Dalle taglie sui radar di Nano memoria, siam passati ai record di cassetta della cantonale del dipartimento di Superadar.
Anno dopo anno, il nostro abbatte tutti i record cantonali. Dagli scarsi quattro milioncini all’anno prima della sua incoronazione a capo del dipartimento delle istituzioni, nel giro di sette anni Superadar Gobbi ha asfaltato tutti i suoi predecessori triplicando le multe inflitte coi radar. Solo quattro anni fa, erano la metà con meno di sei milioni.
D’altronde, le autostrade del Signore sono infinite, mentre la memoria corta abbonda. Fino all’anno in cui si processava il Nano per la furba trovata pubblicitaria elettorale a basso costo delle taglie a chi gli portava un radar (solo 6mila franchi di multa in cambio di un’eccellente risonanza mediatica), il pluristipendiato funzionario pubblico da oltre 220mila franchetti l’anno coi piedi al caldo, tale Lorenzo Quadri, si dava un gran da fare nel tenere alta la bandiera leghista nella battaglia contro i radar. In soli due anni, dal 2006 al 2008, l’allora semplice granconsigliere aveva collezionato ben otto interrogazioni sui radar, tema notoriamente di fondamentale importanza per le sorti della popolazione ticinese.
Dopo la condanna del suo caro leader, smise. Ma giusto qualche mese prima dell’elezione del comare superadar Gobbi in governo (e prima di passare a incarichi più lautamente finanziati dai contribuenti), il Quadri inflisse un’ultimo colpo di coda sui radar, interrogando nuovamente il governo. Un colpo invero maldestro, perché c’è chi afferma che nel Palazzo si rida ancora di quella memorabile interrogazione. In “Radar pericolosi in autostrada”, il Quadri accusava la polizia cantonale di aver messo in pericolo la vita dei ticinesi con un auto civetta posizionata in modo pericoloso sull’autostrada. Purtroppo per lui, l’auto civetta non era un radar, ma un auto civile della polizia posizionata per arrestare dei presunti ladri…
Tornando a Superadar Gobbi, c’è un motivo per cui infligge tante pene agli automobilisti ticinesi. Il vil denaro nel suo dipartimento ha un fine nobile. Da buon militarista e fedele ammiratore del motto “ordine e disciplina”, riempire le strade di uomini in divisa, è sempre stato il suo sogno. Ora ci sono talmente tante pattuglie per strada che gli agenti non sanno più come riempire il tempo. Se buchi una gomma, come minimo ti arrivano tre pattuglie a chieder spiegazioni. Ma il nostro è uno che non si accontenta, sogna in grande. Quest’anno ne vuole ancor di più di poliziotti sulle strade. Purtroppo, la cosa costa. A preventivo di quest’anno, ha inserito altri 5 milioni supplementari di spesa per il personale della polizia cantonale. Per risolvere i noti gravi problemi in cui versa la Magistratura, meno di un milione. D’altronde, per taluni, lo stato di polizia è preferibile allo stato di diritto. Da noi non è il caso, perché ormai è ben noto che da noi non succede.
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