di Verdi del Ticino e ForumAlternativo
Finalmente il governo federale ha deciso di agire, prevedendo però ancora troppe eccezioni. Contro la diffusione dei contagi e per evitare ulteriori danni dovuti anche alle mutazioni del virus, era necessaria un’azione sotto un regime straordinario, con misure più chiare e decise.
Inoltre, dopo mesi di agonia finanziaria le aziende toccate dalle chiusure avrebbero meritato delle procedure di richiesta di aiuti più snelle e rapide. Sebbene Alain Berset affermi di aver giocato d’anticipo, la crescita esponenziale della mortalità di questo ultimo periodo nel nostro paese dimostra il contrario.
Uno degli stati più ricchi al mondo non è stato in grado di gestire la grave emergenza sanitaria con tempestività e misure adeguate, indipendentemente dall’avvento delle mutazioni più infettive. Alla prova del nove il governo federale e quelli cantonali, Ticino incluso, non sono stati all’altezza, non hanno protetto la salute delle cittadine e dei cittadini e non hanno dato il sostegno necessario alle piccole e medie imprese in grande difficoltà. Si è scelto di dare un valore economico alla vita umana, atteggiamento che ha portato all’attuale ecatombe, soprattutto in Ticino.
Verdi e ForumAlternativo chiedono da tempo misure efficaci per rallentare la trasmissione del virus, anche a livello cantonale. È fondamentale che il governo cantonale e quello federale basino la propria politica sulle conoscenze scientifiche ed epidemiologiche esistenti.
Durante la conferenza stampa, il governo ha chiamato nuovamente la popolazione all’unità e alla solidarietà “bisogna vivere gli uni per gli altri e non gli uni conto gli altri”. Un accorato appello condivisibile, che però negli ultimi mesi non è mai stato accolto dalle associazioni economiche di categoria, come Economiesuisse USAM o Swissemem, che hanno continuamente messo il bastone tra le ruote nell’attuazione di misure più severe per il contenimento della pandemia, con il benestare del Consiglio Federale. E la politica, invece che ascoltare gli esperti della task force, ha ceduto alle pressioni delle lobby.
Gli aiuti finanziari stanziati fin qui non sono sufficienti: un’emorragia non si cura coi cerotti. Anche a fronte dell’utile straordinario di BNS. I Verdi del Ticino e il ForumAlternativo esortano il Consiglio di Stato ticinese affinché faccia pressione perché la distribuzione degli utili della BNS venga rinegoziata al rialzo. Gli Enti pubblici devono poter attingere ad ulteriori fondi che contribuiscano alla copertura dei costi fissi delle aziende in difficoltà garantendo così mantenimento dei posti di lavoro. Le riserve multimilionarie della BNS non servono nel bunker, servono ai Cantoni, alle PMI e ai cittadini.