Le città cambiano. E Lugano?

Un anno di pandemia ha cambiato molto le nostre consuete abitudini. In poco tempo abbiamo dovuto imparare a lavorare e studiare da casa. La nostra mobilità è stata limitata per poter proteggere le persone più fragili.

Tutto questo ci ha fatto capire quanto sia essenziale per il nostro benessere psicofisico la natura e poterne usufruire.

La pandemia di Covid-19 ci ha fatto comprendere quanto sia importante poter vivere in un luogo che non sia solo fatto di costruzioni anonime adibite ad uffici ed appartamenti, dove spesso la convivenza è difficile.

Dopo questa pandemia, saranno molte le persone che decideranno di abbandonare le città per trasferirsi nelle zone periferiche, dove la vita non è così frenetica e paradossalmente si hanno più opportunità di socializzare.

A questo punto, per rendere una città attrattiva occorre creare aree verdi di svago, valorizzare gli immobili comunali, creare spazi polivalenti dove le persone di ogni età, estrazione sociale e culturale possano avere dei luoghi di incontro e condivisione. Vanno inoltre valorizzati i quartieri creando una rete interconnessa di attività di cui possa usufruire sia la popolazione locale, sia il turismo.

Finora a Lugano non si è fatto nulla per rendere attrattiva la città al di fuori del centro. Gli affitti alti e la mancanza di attività soprattutto rivolte ai giovani provocano anno dopo anno una considerevole perdita di abitanti.

È giunto il momento di cambiare e l’alternativa c’è.