Alessandro Robertini*
Vorrei lanciare una provocazione, ma che in realtà non lo è nemmeno più di quel tanto. Da quando sono iniziate le prime discussioni sull'aggregazione si è sempre parlato di "nuova Bellinzona" o di "grande Bellinzona", grande magari nemmeno più di quel tanto.
In ogni caso ci si è voluti a ragione fregiare della denominazione di città a tutti gli effetti, città che abbia un maggior peso contrattuale sia verso le altre realtà urbane che verso le istanze superiori, Cantone e Confederazione, e che possa offrire dei servizi degni. Non ci si è invece mai voluti confrontare con il fatto che una vera città debba avere una sua vitalità, forse per timore di urtare una certa fascia della popolazione amante delle tranquillità assoluta, e sono cosciente che questo ragionamento potrebbe costarmi qualche voto.
Una città che si vuole tale dovrebbe avere almeno una via in centro, in stile Niederdorf o Langstarsse a Zurigo, città che ho avuto modo di vivere per oltre un decennio, dove ci sia vita durante tutto l'anno e non solo per sei giorni. Con locali dove poter ascoltare buona musica ed avere una vita sociale a prezzi convenienti. Ne potrebbero beneficiare sia i commerci che punti di ristoro, ma anche gli amanti della vita urbana, giovani e meno giovani che siano, nonché il turismo. Eviteremmo di spostarci, come spesso succede, nelle cittadine del nord Italia a cercare quella vita che qui purtroppo non c'è se non in rare occasioni.
I benpensanti dovrebbero abitare nelle zone residenziali e non in centro. Centro che potrebbe essere identificato con la parte bassa di viale Stazione e dintorni. Basterebbe quindi spostarsi di qualche centinaio di metri per poter godere nuovamente della bramata tranquillità per chi lo desidera. È una semplice questione di Piano regolatore, ma ci vuole il coraggio di affrontare la questione.
* Alessandro Robertini
ForumAlternativo
candidato 6 al Municipio e
43 al Consiglio comunale di Bellinzona
Lista 7: I Verdi-FA-Mps-Pop-indipendenti