Vivere in valle, una valle da vivere

di Nadir Cortesi*

 

Ho 35 anni e vivo a Mosogno in Valle Onsernone. Sono laureato in Storia contemporanea e attualmente lavoro come educatore e contadino di montagna. Ho una figlia, Elide, e a luglio la mia compagna Cynthia dovrebbe dare alla luce la nostra seconda figlia.

L’arrivo di Elide e di sua sorella mi obbliga a ripensare la mia vita in valle. Il principale problema è attualmente la sopravvivenza della scuola. Così, insieme a due giovani madri, Laila ed Eva, anch’esse contadine di montagna, abbiamo deciso di formare una lista che affrontasse direttamente il problema del calo demografico e dell’invecchiamento medio della popolazione.

 

Al motto di “Vivere in valle, una valle da vivere” il nostro obbiettivo è rendere possibile l’arrivo di nuove famiglie in Onsernone, proteggerla dal turismo di massa e mettere al centro dell’attenzione il benessere di coloro che vi risiedono tutto l’anno. Per la nostra lista abbiamo scelto il nome “La Binda”, cioè la tradizionale treccia di stelo di segale con la quale si confezionavano cappelli e borse e che fece la fortuna della Valle Onsernone per molti secoli. Si tratta di una lista apartitica, animata da tre persone che vivono e lavorano sul territorio contribuendo anche alla sua gestione e valorizzandolo con l’allevamento e l’agricoltura.

 

A differenza di molte aree rurali discoste, a frenare l’arrivo di giovani famiglie non è la distanza dai centri abitati ma la disponibilità di abitazioni adatte ad accoglierle. Purtroppo, nonostante le buone intenzioni di Comune e popolazione, il mercato di case in affitto per famiglie, ma anche per coppie o singoli, è praticamente inesistente. La nostra proposta? La creazione di una fondazione che acquisti, restauri (mantenendo il valore storico-architettonico) e affitti a prezzi agevolati abitazioni a giovani famiglie. Si tratta di un progetto costoso, per il quale si dovranno trovare i finanziamenti adeguati, ma è l’unica soluzione per poter mantenere la sede scolastica e quindi un futuro in valle.

 

L’anno passato ha visto l’arrivo in massa di turisti che hanno intasato le strette strade e occupato i pochi posteggi disponibili. Vogliamo un turismo di qualità, che utilizzi i mezzi di trasporto pubblici, che pernotti e che generi delle ricadute economiche sul territorio. Il turismo è utile se è in equilibrio con le esigenze dei residenti. Spendere soldi per attrarre nuovi visitatori con l’intento di creare nuovi posti di lavoro in una valle dove è impossibile abitare è una completa assurdità. Il progetto Onsernone 2025 contiene esclusivamente progetti di natura turistica (tra cui un ponte tibetano tra Auressio e Loco) che avrebbero l’unica conseguenza di aumentare il flusso di turisti rovinando la vita quotidiana dei residenti (vedi situazione in Verzasca).

 

In conclusione il nostro programma, che contiene anche alcune proposte puntuali, vuole un comune aperto, attento ai bisogni della popolazione e capace di riorientare le priorità.

* Nadir Cortesi

ForumAlternativo

candidato 3 al

Consiglio comunale di Onsernone

Lista 3: LA BINDA