PIAZZA APERTA - Partito Comunista
Nelle ultime ore si stanno sviluppando a Cuba serie coordinate di azioni di protesta con chiari intenti golpisti.
I manifestanti, oltre a slogan eversivi contro la Rivoluzione cubana, stanno danneggiando beni pubblici e privati con l’intento di creare il caos e di provocare le forze dell’ordine così da giustificare, con la scusa dei “diritti umani” e la “crisi sanitaria”, il già paventato “intervento umanitario” estero – cioè di fatto una guerra – contro l’Isola!
Le carenze sul piano economico di cui Cuba soffre sono dettate dal blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti in maniera illegale ed extra-territoriale e che recentemente è stato discusso anche a Berna, dove il Consiglio Nazionale ha approvato un postulato che chiede alla Confederazione Svizzera di attivarsi a livello dell’ONU affinché venga tolto questo pesantissimo embargo. Concretamente significa che Cuba non solo non può acquistare merci sui mercati internazionali o avere accesso a prestiti finanziari, ma addirittura che gli USA si ritengono autorizzati a punire anche i paesi terzi che vogliono commerciare con Cuba. L’amministrazione Biden ha poi recentemente investito ulteriori fondi per finanziare la sovversione violenta sull’Isola e continuare la politica imperialista volta ad asfissiare l’economia e la sanità cubane proprio nel mezzo della pandemia. E nonostante ciò Cuba è riuscita a sviluppare cinque vaccini e inviare assistenza medica internazionalista ad altri popoli, fra cui la vicina Italia ed era persino disponibile per aiutare il Canton Ticino durante la prima ondata.
Il Partito Comunista condanna inequivocabilmente le provocazioni imperialiste, golpiste e guerrafondaie contro Cuba e ogni tentativo sovversivo eterodiretto dall’estero, ed è certo che la mobilitazione popolare e patriottica in corso attualmente in varie città dell’Isola in difesa della sovranità nazionale cubana e del governo rivoluzionario avranno la meglio malgrado la campagna mediatica di fakenews a cui stiamo assistendo anche in Svizzera. E’ giunto peraltro il momento che anche il governo svizzero si impegni finalmente per superare concretamente e non solo a parole l’embargo anti-cubano, scrollandosi di dosso quel colpevole atteggiamento succube nei confronti dei diktat di Washington! Il Partito Comunista invita le associazioni di solidarietà con Cuba e l’America latina, i partiti della sinistra e tutti i movimenti politici, sindacali, studenteschi, sociali svizzeri che si riconoscono nei valori dell’anti-imperialismo e della pace a mobilitarsi già nei prossimi giorni per inviare un chiaro messaggio di solidarietà al popolo cubano e alla sua Rivoluzione!