PIAZZA APERTA - nateil14giugno
Per un effettivo riconoscimento dei motivi d’asilo propri alle donne, ragazze e persone LGBTIQA+
Lanciata l’11 novembre 2021 la PETIZIONE FEMMINISTA EUROPEA affinché possano essere riconosciute ai fini della richiesta d’asilo le discriminazioni e violenze specifiche che subiscono le donne, le ragazze e le persone LGBTIQA+ .
Le violenze sessuali e sessiste (in particolare le violenze domestiche, lo sfruttamento sessuale, il matrimonio forzato, le mutilazioni genitali, la tratta, le legislazioni discriminatorie, il ripudio, la privazione dei figli) spingono numerose donne, ragazze e persone LGBTIQA+ a fuggire dal loro paese e a chiedere asilo in Europa.
Queste persone sono quasi sistematicamente esposte alla violenza e allo sfruttamento lungo tutto il loro percorso migratorio: violenza sessuale esercitata dai passatori o nei campi profughi, sfruttamento sessuale o lavoro forzato, reclusione nelle reti di tratta dei paesi di transito – incluso nei paesi europei – minacce, traumi e pericoli subiti dai loro figli-e.
Arrivate in Europa, le attendono procedure di asilo inadeguate e un‘accoglienza indegna. Le procedure d’asilo non consentono di identificare le vittime della violenza di genere e le vittime della tratta; le strutture di accoglienza sono inadeguate e le misure di sostegno mancano. Molto spesso i loro specifici motivi di asilo non sono riconosciuti, benché i principi enunciati in diverse direttive europee e nelle disposizioni della Convenzione di Istanbul – che riconosce la violenza nei confronti delle donne basate sul genere come una forma di persecuzione – diano loro diritto alla protezione internazionale.
Per identificare la situazione delle donne richiedenti l’asilo in Svizzera, vedi i
rapporti della SEM e del Consiglio federale dell’ottobre 2019, a seguito del postulato di Yvonne Feri .