di RedQ
Proprio una bella domenica, e non solo per il solleone quasi primaverile! Non possiamo, tutto sommato, che essere molto contenti del risultato delle votazioni federali di domenica 13 febbraio.
Dal punto di vista politico, soprattutto per la sinistra, l’oggetto nettamente più importante era naturalmente il referendum contro l’abolizione della tassa di bollo: abbiamo vinto alla grande, infliggendo una sonora batosta al ministro UDC delle finanze Maurer e a tutta la lobby economica e ai loro gregari liberali e UDC che si erano dannati l’anima per far accettare questo ulteriore regalo ai padroni. Questa netta vittoria lascia ben sperare per le numerose battaglie che si annunciano su temi sociali e fiscali: e difatti la padronale EconomieSuisse ed i suoi accoliti si sono subito detti molto preoccupati, perché questo NO potrebbe aprire la strada ad altre sconfitte del grande capitale. Come ben spiega Fabio Dozio in questo numero dei Quaderni, nella recensione dell’ultimo libro di T. Piketty, le crescenti disuguaglianze sociali non potranno difatti essere combattute che con l’aumento delle imposte per tutti coloro che sono sfacciatamente sempre più ricchi. Fa ben sperare anche che il NO ha vinto in quasi tutti i cantoni, salvo naturalmente a Zugo: lor signori non si smentiscono mai!
Interessante anche la vittoria, molto chiara a livello popolare anche se un po’ più risicata per quanto riguarda i cantoni, sulla proibizione della pubblicità del tabacco per i giovani. Di per sé l’iniziativa era molto moderata. Nonostante ciò i poteri forti e tutti i pamino-regazziani-(s)quadristi del paese si erano lanciati in una costosissima e delirante campagna, cercando di far paura alla gente dicendo che le prossime proibizioni sarebbero poi state per le luganighette, per il merlot e chi più ne ha più ne metta. Questa scriteriata campagna ha avuto successo solo nella parte più troglodita del paese. Penoso il fatto che Berset abbia dovuto, a nome del Consiglio Federale, combattere l’iniziativa, a chiara dimostrazione dei limiti inaccettabili posti alla partecipazione dei socialisti al governo.
Avremmo preferito un SI al pacchetto sui media, soprattutto per arginare la moria di giornali ed altri media regionali. La legge era però mal congeniata, non da ultimo perché avrebbe finanziato anche i grandi gruppi monopolistici. Ciò ha prestato il fianco alla propaganda demagogica della peggior destra (appoggiata, udite udite, anche dai NoVax!), la quale sa benissimo che a loro i fondi dei vari Blocher e Tettamanti non mancheranno mai. E già stanno pensando a come infierire ulteriormente sul servizio pubblico radiotelevisivo. Questo NO esprime però anche una profonda e non ingiustificata sfiducia verso molti media: basterebbe a questo proposito leggere l’editoriale di questo numero dei Quaderni.
L’iniziativa che voleva proibire ogni tipo di esperimento animale e umano era talmente estrema, che è stata combattuta addirittura dalla Protezione degli animali: tutto dire. Ciò non significa però che il problema non esista, soprattutto per l’infame uso di esperimenti animali nella produzione di prodotti di bellezza e simili. Questo discorso sarà quindi da riprendere in modo serio: ma per ora godiamoci questa bella domenica!
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