di RedQ
Aldo Ferrari insegna storia dell’Eurasia all’Università Ca’ Foscari di Venezia e dirige ricerche su Russia, Caucaso e Asia centrale in diverse istituzioni italiane ed europee.
L'editoriale - Q45
Al momento di andare in stampa, la situazione in Ucraina continua ad essere di stallo totale. Finora la controffensiva ucraina, che i nostri media per mesi avevano sbandierata come imminente e decisiva, non ha sortito effetto alcuno, salvo quello di enormi perdite umane.
La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un paese pacifista preso in ostaggio dai NOPAX
di Franco Cavalli
Marco Travaglio è secondo me attualmente uno dei migliori, se non il miglior giornalista italiano, in un paesaggio giornalistico altrimenti molto deludente.
di Beppe Savary-Borioli*
Il governo britannico ha annunciato di voler fornire all’esercito ucraino assieme ai carri armati Challenger 2 delle munizioni all’uranio impoverito 238U o DU.
di Franco Cavalli
Il primo anniversario della criminale aggressione putiniana all’Ucraina ci ha regalato un’orgia di retorica, ma ben poche riflessioni oggettive e soprattutto quasi nessuna proposta o idea nuova su come si possa uscire dal drammatico stallo in cui si trova attualmente la situazione.
L'ESTRATTO DAL NUOVO LIBRO DI CHOMSKY.
C’è la possibilità di un negoziato? Non possiamo saperlo finché non ci proviamo. Intanto la realtà europea ne esce a pezzi e l’Ucraina viene devastata con il perdurare degli attacchi russi
di Red
Pubblichiamo l’appello promosso dagli economisti Emiliano Brancaccio e Robert Skidelsky e apparso sul Financial Times del 17 febbraio.
di Fabrizio Tonello
Dov’è la vittoria Le classi dirigenti degli Stati uniti sono ossessionate dal mantenere il ruolo egemone del loro paese sul pianeta. L’attuale presidente americano sembra non capire la forza del nazionalismo altrui.
di Tommaso Di Francesco
CRISI UCRAINA. Nell’arco di poco più di tre mesi e per tre volte, il capo di stato maggiore dell’esercito statunitense, generale Mark Milley ha ribadito che, a un anno dall’invasione russa, non c’è soluzione militare al conflitto in Ucraina.
L'editoriale - Q42
Ad un anno dall’inizio della criminale invasione russa, il fronte è in stallo. Nessuno si azzarda a fare pronostici per il futuro ed i contendenti sembrano non avere nessuna voglia di pensare a come si possa uscire da questa situazione, che diventa sempre più pericolosa.
di Federico Franchini
Dopo un 2020 e un 2021 segnati dalla pandemia anche il 2022 è stato molto difficile. Un anno segnato dalla guerra in Ucraina e dalle sue conseguenze, umane e geopolitiche.
di RedQ
Questo libricino è molto attuale e consigliato soprattutto ai tanti strateghi da divano o giornalisti con l’elmetto, che pullulano anche da noi. Nico
Noam Chomsky, Ponte alle Grazie, maggio 2022, pp 140
di Franco Cavalli
Questa non è una vera recensione, ma una semplice segnalazione. In questo libro, apparso in tempi record, vengono riprese sette interviste nelle quale Noam Chomsky prova a indagare le ragioni profonde che sono alla base della crisi in Ucraina.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
La guerra in Ucraina ha vissuto nel mese di luglio una fase di stallo. L’esercito russo ha faticosamente completato la conquista della provincia di Lugansk alla fine di giugno ma...
L'editoriale - Quaderno 39
Dopo l’implosione dell’Unione Sovietica, il politologo americano ed influente consigliere a Washington Fukujama dichiarò urbi et orbi che il capitalismo aveva definitivamente vinto, che il mondo sarebbe stato ormai unipolare (diretto naturalmente da Washington), minacciando il peggio a quei riottosi che magari non avrebbero voluto capire che aria tirava.
di Tobia Schnebli*
Uscire da un futuro di guerre
La guerra scatenata dal regime russo il 24 febbraio scorso contro l’Ucraina ha effetti traumatici per le popolazioni colpite in modo diretto dalle operazioni belliche, ma avrà conseguenze molto gravi anche per molte altre popolazioni, soprattutto nel Sud globale con la penuria e il rialzo dei prezzi dei cereali e di molte materie prime.
di Paolo Favilli
«Il 12 giugno le forze dell’Europa occidentale varcarono le frontiere della Russia e cominciò la guerra, cioè si compì un fatto contrario alla ragione umana e a tutta la natura umana.
di Yurii Colombo, Mosca
Dall’inizio della tragedia che sta avvolgendo l’intera Europa, di passi in avanti per mettere fine all’“operazione speciale” non se ne sono fatti. Anzi, le trattative tra Ucraina e Russia sono interrotte. Tra la posizione di principio di Volodomyr Zelensky (la Russia deve tornare ai confini del 24 febbario 2022) e la posizione ufficiale russa (Lugansk e Donetsk saranno russe e tutte le zone che verranno conquistate dall’esercito russo potranno decidere il proprio futuro attraverso un referendum) resta uno iato enorme. Sia giuridicamente che politicamente.
L'editoriale - Quaderno 38
Più passa il tempo, più ci pare che la nostra valutazione (vedi editoriale Quaderno 37) sui possibili sviluppi della guerra in Ucraina sia stata corretta. Oggi anche coloro che farneticavano di possibili piani di conquista di tutta l’Ucraina o addirittura dei Paesi Baltici, riconoscono che gli obiettivi di Putin si limitano al Donbass e alla striscia di terra che lo collega alla Crimea.
di Franco Cavalli
Non poteva, purtroppo, esserci momento migliore per l’uscita in libreria di questa specie di auto biografia postuma, curata da Simonetta Gola, sposatasi con Gino nel giugno dello scorso anno. Il libro è arrivato nelle librerie quasi in corrispondenza con l’inizio della guerra in Ucraina, ...
di Danilo Baratti*
«Mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono impegnati a spendere il due per cento, credo, o il due per mille del PIL nell’acquisto di armi, come risposta a quel che sta succedendo adesso. Una pazzia!» (Papa Francesco, 24 maggio).
di Avv. Immacolata Iglio Rezzonico
Accade che in un momento della propria vita qualcosa sconvolga la nostra routine e ci metta di fronte ad eventi che mai avremmo creduto di poter, voler e dover vedere.
di RedQ
Nel fragore delle bombe e dei combattimenti in Ucraina, poco posto è stato dedicato dai nostri media a uno degli eventi più importanti che sono accaduti a causa o sfruttando questa inutile e criminale guerra.
di Marco Bascetta
Crisi Ucraina Non si parla più di far cessare il conflitto, ma di vittoria, con costi umani ed economici incalcolabili. La vittima politica della escalation a guida angloamericana è l’Ue.
di Simone Pieranni, già corrispondente da Pechino
Nel marzo del 2014, qualche giorno prima della «riannessione» della Crimea alla Federazione russa, Pechino e Mosca diramarono un comunicato congiunto, secondo il quale i ministri degli esteri russi e cinesi si trovavano perfettamente concordi riguardo la crisi ucraina.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
La guerra in Ucraina sembra giunta a un punto di stallo o perlomeno di reload.
di Luciana Castellina già parlamentare europea
La guerra, fino a ieri tante ma tutte lontane, ora vicine, le vittime non più sconosciuti arabi o neri, bianchi proprio come noi, razza occidentale.
di Fabrizio Tonello, Università di Padova
Quando questo articolo arriverà ai lettori il mondo potrebbe essere già stato inghiottito da una catastrofe nucleare oppure, sperabilmente, in Ucraina potrebbe esserci un cessate il fuoco.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
I mass-media russi continuano a sussurrare che il 9 maggio durante la parata militare commemorativa per il 77esimo della vittoria della «Grande guerra patriottica» Vladimir Putin sulla Piazza Rossa potrà annunciare la vittoria della «campagna d’Ucraina».
Q37 - L'editoriale (10 aprile '22)
Al momento di battere queste righe, sembrerebbe possibile che si arrivi in tempi ragionevoli ad un cessate il fuoco, a cui seguirebbero trattative diplomatiche che potrebbero sfociare in un accordo che da quanto si può capire ora potrebbe avere i contenuti che qui riassumiamo.
di Alberto Negri
È lecito chiedersi dove stiamo andando a finire? Dovremmo domandarlo a Putin, che ha iniziato questa insensata e ingiustificata aggressione dell’Ucraina condotta come una guerra di annientamento. Che rischia di far sprofondare un continente.
di Martino Mazzonis
Le terribili immagini e notizie provenienti da Bucha, dove le truppe russe avrebbero ucciso civili a freddo per poi lasciare i loro corpi in strada, cambiano molte cose. O forse no. Questi morti, al momento ritenute credibili da molti esperti di internazionali di fact-checking, rendono Putin un criminale peggiore. E questo complica le cose.
di Tommaso Di Francesco
Il commento Dalla dichiarazione del presidente Usa, due scelte occidentali contrapposte: con Putin non si tratta fino al suo crollo; con Putin, si deve negoziare per fermare la guerra in Europa.
di Franco Cavalli
Sul contesto che ha portato al dramma ucraino mi sono già espresso, quando l’aggressione poi ordinata da Putin sembrava ancora improbabile. Ammesso e non concesso che ci sia una guerra sensata, questa è però particolarmente insensata.
Del COLLETTIVO EURONOMADE
1. E infine c’è la guerra. Avevamo pensato che la pandemia fosse un punto di non ritorno, ...
PIAZZA APERTA - Monthly Review
Primi firmatari*
L’appello È giunto il momento che gli oppositori alla guerra di tutti i paesi si uniscano prima che sia troppo tardi. Il pericolo di usare armi nucleari è reale. Dobbiamo fare di tutto per impedirlo. Questa è la nostra responsabilità verso i nostri figli e nipoti!
di Claudio Carrer
Sono ormai già oltre 2 milioni le persone costrette a lasciare l’Ucraina per sfuggire alle bombe e alla furia distruttiva dei tank russi.
di Loris Campetti
Chi decide di dichiarare guerra al “nemico”, nel nostro caso la Russia, dovrebbe prima ascoltarlo, per capire meglio chi è e dunque imbracciare l’arma giusta per combatterlo. Anche chi sostiene le ragioni di Putin, convinto che il nemico non è lui ma l’altro, quello che parla una lingua vicina all’inglese e fa guerra per interposta Ucraina, dovrebbe sapere bene chi è colui che difende.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
In queste ore, mentre continuano i bombardamenti e gli scontri militari, un po’ in tutta l’Ucraina, si intravvedono dei possibili scenari di accordo tra Volodomyr Zelensky e Vladimir Putin.
di Martino Mazzonis
Le origini della crisi che ha portato alla tragedia in atto in Ucraina. Per uscirne servirà ripensarla e capire come correggere gli errori del passato.
di Tommaso Di Francesco
C’è davanti ai nostri occhi lo spettro sempre più evidente della Terza guerra mondiale, tutta insieme non più a pezzi come denunciava inascoltato papa Francesco. Questa va impedita, non è un ricatto è il baratro nel quale ci siamo inseriti.
di Daniele Nalbone - Micromega
"Un nuovo ‘whatever it takes’ per salvare la pace in Europa è possibile. Sancire la fine dell’espansionismo NATO e UE a est. Ma vedo troppi elmetti in testa e cervelli già spenti, tra putiniani senza ritegno e atlantisti senza memoria”.
di Guido Caldiron
Indagini Come l’ascesa al potere del nuovo Zar si è costruita attraverso la guerra e il nazionalismo. Dalla Cecenia all’assedio di Kiev. Il caso Budanov, «eroe militare» che stuprò e uccise una ragazza di 18 anni a Grozny.
di Franco Cavalli
Riprendo il titolo dell’editoriale di Le Courrier, che per lo sforzo d’obiettività sulla guerra in Ucraina si distingue dal pandemonio mediatico segnato da una profonda russofobia, atteggiamento che ha una lunga tradizione in Europa occidentale.
di Luciana Castellina
No war Non più armi dentro un conflitto già armato ma cervello, mediazione e capacità di imporre la trattativa. E il pacifismo non può essere più un movimento intermittente.
Sull’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo
Commissione Sexta dell’EZLN - Messico
Ai firmatari della Declaración por la Vida: Alla Sexta nazionale e internazionale: Compañer@s y herman@s: Esprimiamo il nostro pensiero e parole su quanto sta accadendo attualmente nella geografia che chiamano Europa:
di Ilan Pappé*
Crisi ucraina La visione di media e classi dirigenti in Occidente è segnata da etnocentrismo e razzismo: dai rifugiati «simili a noi» alle «legittime» invasioni Usa in Medio Oriente fino alla tollerabilità dei gruppi neonazisti. E infine alle politiche di oppressione di Israele nei confronti dei palestinesi.
di C.J. Polychroniou*
L'invasione della Russia in Ucraina ha colto di sorpresa gran parte del mondo. È un attacco non provocato e ingiustificato che passerà alla storia come uno dei più grandi crimini di guerra del 21° secolo, sostiene Noam Chomsky in questa intervista esclusiva con Truthout.
di Franco Cavalli
Nel suo editoriale del primo marzo Lorenzo Erroi, pur senza citare ForumAlternativo, fa chiaramente riferimento al nostro comunicato ‘Contro ogni guerra, né con Putin né con la Nato’ per accusarci di "ammuffito antiamericanismo", in quanto equipareremmo le responsabilità della Nato con quelle di Mosca.
di Tariq Ali*, ilmanifesto
Crisi ucraina L’Ue è stata incapace di fermare l’espansione della Nato, mentre negli Usa commentatori sia liberal che conservatori sapevano che avrebbe portato al conflitto con la Russia
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
Se la messe di sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea dopo l’invasione dell’Ucraina colpirà gli oligarchi del Cremlino e le grande imprese energetiche - pilastri fondamentali dell’economia della Federazione - avranno però un effetto devastante anche per la stragrande maggioranza dei cittadini comuni russi, ben poco colpevoli dell’avventura decisa da Putin il 24 febbraio scorso.
Vi proponiamo un articolo del nostro corrispondente da Mosca scritto pochi giorni prima dell'inizio della guerra per i nostri Quaderni.
di Yurii Colombo
di ForumAlternativo
Dopo gli 80 giorni di bombardamenti della Serbia da parte della NATO nel 1999, la guerra è di ritorno in Europa con le sue indicibili sofferenze per la popolazione inerme.
Sabato 26 febbraio 2022 – ore 13.30 Bellinzona – piazzale stazione FFS
Hanno promosso questo appello (e invitano altre associazioni ad aderire e a diffonderlo): Circolo Carlo Vanza, MPS, Partito Socialista, Forum Alternativo, Gioventù Socialista, Verdi, Giovani Verdi, Unione Sindacale Svizzera, Movimento della scuola, UNIA, SSM, VPOD, SEV, Syndicom, Gioventù Anticapitalista, Collettivo Io l’8 ogni giorno, Gruppo per una Svizzera senza esercito, Anarchic* contro la guerra, Associazione Culturale Falcone e Borsellino, Coordinamento donne della sinistra, ANTIMAFIA Duemila, Movimento culturale Ourvoice.
dal nostro corrispondente a Mosca Yurii Colombo
La guerra scatenata da Putin la scorsa notte in Ucraina è da annoverare tra quegli eventi che cambiano il corso della storia. Non si tratta più ormai evidentemente solo dell’Ucraina, ma di una sfida su scala mondiale di cui se ne inizierà a capire la portata e le conseguenze.
dal nostro corrispondente a Mosca Yurii Colombo
Il dado è stato tratto, e Putin ha deciso di giocarsi il tutto per tutto riconoscendo le due Repubbliche autoproclamate del Donbass.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
Alexander Buzgalin è stato membro dell’ultimo comitato centrale del Partito comunista dell’URSS nel 1990-1991. Docente di economia politica presso l’Università Lomonosov di Mosca, Buzgalin dal 2000 è animatore della rivista marxista “Alternativy” che si pone il compito di ricostruire teoria e pratica politica della sinistra nella Federazione Russa.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
L’elezione di Volodomyr Zelensky nelle elezioni presidenziali ucraine aprirà una nuova fase nella storia del tormentato paese slavo e in particolare nei rapporti con il vicino russo? Tutto fa ritenere di sì, ma verso quali lidi è ancora difficile prevedere.
di Franco Cavalli
La recente uscita degli Stati Uniti dall’accordo internazionale per la limitazione delle armi nucleari è solo l’ultima delle tante decisioni e mosse unilaterali di Trump, che possono essere interpretate tecnicamente come un rilancio in grande stile della guerra fredda.
di Yurii Colombo
I destini del Vecchio Continente potrebbero decidersi a Est. Lo scontro tra Ucraina e Russia è diventato l’epicentro della Guerra Fredda 2.0 che oppone la Russia di Vladimir Putin al mondo occidentale.
di Collettivo Scintilla
Era il febbraio 2014 quando – con un colpo di Stato ben accolto a Occidente – gli oligarchi filo – Ue e Nato e i fascisti di Svoboda e Pravyi Sektor sono saliti al potere in Ucraina.