di FAQ
Un lungo abbraccio tra Vitta e Foletti: è forse questa l’immagine più significativa della domenica di votazione sugli sgravi fiscali. Il ministro erede di Masoni ringrazia quasi commosso il deputato leghista.
Partito Comunista - Ticino
Lo avevamo preannunciato al momento dell'accettazione (per meno di 200 voti di scarto) della iniqua riforma fiscale il 29 aprile, e ora concretizziamo... Ci sono aziende che usufruiscono dei privilegi fiscali previsti dalla Legge sull’Innovazione economica e poi - dopo averne bellamente approfittato sulle spalle dei cittadini - delocalizzano verso altri lidi, magari dove possono sfruttare manodopera a basso costo.
di Damiano Bardelli
Il Partito socialista è morto con il risultato della Riforma fiscale di questa domenica. Quella che fu la principale istituzione di difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori in Ticino oggi non esiste più, è diventata una zavorra per le lotte portate avanti dalla sinistra.
Comitato unitario contro la Riforma fiscale
Il risultato della votazione sulla Riforma fiscale, il ridottissimo scarto che divide i voti favorevoli e contrari e un Ticino spaccato in due dimostrano che in seno alla popolazione non ci sia un patto sociale a sostegno di questa riforma, contrariamente a quanto affermato ripetutamente da Governo e Parlamento.
Sindacato Unia
Esprimiamo il nostro rammarico per il risultato negativo dell’odierna votazione sulla revisione della legge tributaria cantonale, che favorirà i milionari e le grosse imprese e farà venire a mancare 52,5 milioni di franchi alle casse dello Stato.
di ForumAlternativo
Un vantato “patto di paese” salvato da 193 voti. Le imminenti prossime politiche di sgravi annunciate dal governo, devono essere messe immediatamente nel cassetto.
Gruppo Donne USS Ticino e Moesa
C’è una forma di mistificazione nell’affermare che con gli sgravi fiscali per 52,5 milioni di franchi a favore delle aziende, la parità ne gioverebbe grazie alla contropartita del pacchetto sociale.
Ivo Dürisch Partito Socialista
“Come i pesci abboccano attirati dall’esca, allo stesso modo, gli uomini non rimarrebbero intrappolati se non si facesse balenare loro la speranza di mordere qualcosa”. Quest'osservazione di Petronio illustra bene le intenzioni dei promotori della Riforma fiscale quando le hanno aggiunto delle misure sociali.
di Graziano Pestoni
Fra alcuni giorni saremo chiamati a decidere sugli sgravi adottati dalla maggioranza del Gran Consiglio a favore dei detentori di patrimoni plurimilionari. La perdita per le finanze pubbliche è stata quantificata in circa 50 milioni di franchi.
Comitato unitario contro la Riforma fiscale
Il prossimo 29 aprile non si vota solo sugli sgravi fiscali.
Si decide davvero su quali basi vogliamo costruire il futuro del nostro Cantone!
di Franco Cavalli
Il 29 aprile voterò un convinto no alla riforma fiscale. Non ho dimenticato la sofferenza delle persone confrontate ai tagli a senso unico imposti dal Governo cantonale negli scorsi anni.
Cristina Zanini Verdi del Ticino
Chi non ricorda gli strabilianti effetti dell’iniziativa? “Benvenuta impresa” organizzata a Chiasso? Lunghe file di imprenditori o aspiranti tali, attratti da condizioni fiscali vantaggiose del Ticino, che facevano la coda davanti alla sala dove era organizzato l’evento informativo.
Nicola Schoenenberger Verdi del Ticino
Si direbbe che le tasse pagate dai cittadini non servano più a finanziare servizi, ma a mantenere sul territorio una moltitudine di aziende che consumano risorse senza creare vero benessere in cambio.
Daniela Falconi GISO
Lo scorso 18 settembre, il Consiglio di Stato ha presentato la Riforma fiscale. Si tratta di una serie di sgravi fiscali volti sia ai cittadini estremamente abbienti che alle grandi aziende, tralasciando quindi quelle piccole medie imprese che non ne trarrebbero alcun vantaggio.
Fabrizio Sirica Partito Socialista
Il prossimo 29 aprile saremo chiamati a votare su alcune modifiche della legge tributaria, la cosidetta riforma fiscale. Una riforma che noi referendisti contestiamo soprattutto per quanto riguarda due delle undici misure.
Alberto Benzoni Verdi del Ticino
Si tratta di un grande risultato perché per la prima volta alle misure fiscali sono state unite “misure sociali”: così i sostenitori della Riforma Fiscale in votazione il 29 aprile giustificano 52,5 milioni di sgravi ai milionari e alle grandi imprese.
Ivo Durisch Partito Socialista
Gli sgravi fiscali su cui si voterà il 29 aprile comportano un costo di almeno 52 milioni. Diciamo almeno perché il Messaggio del Governo, oltre a non quantificare tre misure, considera neutra la misura che riduce del 90% la tassazione del capitale in partecipazioni: un’agevolazione a vantaggio esclusivo delle Holding.
Massimiliano Ay Partito Comunista
Nella discussione avuta all’interna del Partito Comunista in merito alla riforma cantonale fiscale e sociale abbiamo analizzato la questione in modo ampio. Non vi sono stati dubbi sul fatto che il referendum andasse lanciato, ma abbiamo seriamente provato anche a vedere nella proposta approvata dal parlamento gli aspetti tendenzialmente positivi.
Claudia Crivelli Barella Verdi del Ticino
I ricatti al giorno d’oggi vengono chiamati dal Governo ticinese “riforme fiscali equilibrate”. In realtà di un vero e proprio ricatto si tratta: accettare gli sgravi fiscali ai milionari che, poverini, pagano già troppe tasse e potrebbero andarsene se non li sgraviamo ancora di più, e ricevere in contropartita alcune minime misure sociali.
Unione Sindacale Svizzera
L’Unione sindacale svizzera, sezione Ticino e Moesa (USS-Ti), ribadisce il proprio NO alla riforma fiscale in votazione il 29 aprile. La proposta del Governo ticinese favorisce ancora una volta i grandi patrimoni mentre la maggioranza della popolazione non solo non avrà alcun beneficio dalla riforma ma ne pagherà le conseguenze.
Jessica Bottinelli Verdi del Ticino
Presto saremo chiamati alle urne per esprimerci sulla proposta di Riforma Fiscale che intende premiare a pioggia, indistintamente da qualsivoglia criterio qualitativo le aziende del nostro cantone.
di Enrico Borelli
È forse una priorità per il Ticino ridurre le imposte ai cittadini milionari e dimezzarle alle multinazionali e alle grosse imprese, quando nel contempo aumentano gli oneri per i lavoratori e per le famiglie?
Giangio Gargantini Unia
L’economia ticinese va alla grande: stando ad uno studio dell’Istituo Bak Economics – presentato dalla Camera di commercio – fra il 2005 e il 2016 il PIL è cresciuto di ben il 25%, più che nel resto della Svizzera, negli USA e in Europa. Anche l’occupazione è cresciuta in maniera sostenuta: quasi il 24%. Insomma, a sentire questi «esperti», stiamo tutti una meraviglia.
Barbara Di Marco Partito Socialista
Sgravare i ricchi e le grandi aziende di 52,5 milioni di franchi d’imposte, senza sapere come compensare le perdite in un momento storico in cui il Ticino ha il 31,4 % di persone a rischio povertà e un tasso di povertà del 17,3%? Regali fiscali al 4% della popolazione mentre il resto è in difficoltà? No!
Editoriale Q15
Il voto del 29 aprile ha una valenza decisiva, costituisce uno spartiacque per un cambiamento nella politica di questo Consiglio di Stato. Il Governo di Argo1, il Governo degli allegri rimborsi spese. Il Governo dei tagli negli assegni integrativi e di prima infanzia di 800 famiglie ticinesi. Il Governo dei risparmi nei sussidi di cassa malati. Questi Signori ora sostengono di voler aiutare le famiglie con la riforma «fiscale-sociale». Un inganno!
Michela Delcò Petralli Verdi del Ticino
In tutto il paese, e nel mondo, continua la corsa al ribasso degli oneri fiscali per i grandi patrimoni e le grandi aziende, accrescendo lo scarto tra ricchi e poveri. Anche il Ticino non sfugge a questa logica.
di ForumAlternativo
Mentre sta entrando nella sua fase finale la campagna in vista della votazione sulla Riforma Fiscale del 29 aprile, che in caso di accettazione avrebbe pesanti ripercussioni sui salariati e la popolazione ticinese, i fautori della Riforma osano affermare che non c’è mai stata così poca povertà come oggi.
Ivana Zeier, Verdi del Ticino
In Ticino tra il 2008 ed il 2015 il numero di imprese attive è passato da 20’000 a 38’000. Le micro aziende, quelle con meno di 10 lavoratori, rappresentano circa il 90% del totale, quelle di piccole dimensioni, da 10 a 50 persone occupate, sono circa l’8%, quelle di medie dimensioni da 50 a 250 addetti a tempo pieno poco meno del 2% e le grandi aziende con più di 250 dipendenti sono molto poche.
di Red
I nostri governanti ci hanno spiegato che non ci sono soldi, bisogna risparmiare. Quindi negli ultimi anni, tagli nel sociale e nell'istruzione. Oggi invece ci scopriamo in attivo di 80 milioni e con un pacchetto fiscale che vorrebbe regalare 52 milioni alle persone più facoltose del Cantone.
Mixaris Gerosa Unia Ticino
C'è un'enorme differenza fra un compromesso che accontenta tutte le parti e un ricatto politico, soprattutto su un tema cosi delicato, come quello dell'aiuto sociale alle famiglie. Il 29 aprile in realtà siamo chiamati a votare su alcune modifiche della legge tributaria. Modifiche che ritengo del tutto inaccettabili, perché vanno a favorire unicamente le grandi imprese e i milionari.
di Red
Riforma fiscale: durissimo comunicato del sindacato Unia contro il leghista Michele Foletti e i sostenitori degli sgravi fiscali. Da loro, solo menzogne e fumo negli occhi della gente.
Simona Buri PS Lugano
Sempre meno cittadini vanno a votare, ma nessuno si è mai chiesto il perché. Chi non è politico e non lavora direttamente su certi dossier ha diritto di essere informato, di poter ponderare la sua scelta sulla base di dati oggettivi ma valutati secondo la sua sensibilità e i suoi principi.
Cicero Vincenzo UNIA
52,5 milioni di sgravi alle grandi imprese e ai milionari in cambio di misere e non ben definite misure sociali, per le quali né il cantone né le aziende verseranno un franco in più rispetto ad oggi: questo ci propongono il Consiglio di Stato e i sostenitori della Riforma fiscale in votazione il 29 aprile.
di ForumAlternativo
Nel presunto pacchetto sociale promosso per ricattare la popolazione a ingoiare gli sgravi, c’è il bonus nascita di 3mila franchi partorito dalla fervida mente di BeltrArgo. Costo stimato, 4.5 milioni di franchi l’anno.
Dario Duranti Verdi del Ticino
Bisogna sgravare le imprese che portano un vero valore aggiunto per la popolazione e il territorio, aziende che reinvestono i loro utili in azienda, che assumono personale in disoccupazione o in invalidità sgravando...
Angelo Mordasini Membro GISO
Ah, la riforma fiscale. Per molti diventata semplicemente una contrapposizione tra due proposte, in cui la decisione importante non è tanto se approvare o meno una delle proposte, ma se si è disposti ad accettare la controparte.
di ForumAlternativo
Dopo aver gridato al lupo con un preventivo in rosso, improvvisamente si scopre che a conti fatti vi sono 80 milioni di franchi di utile nelle casse cantonali. A pensar male, questo “imprevisto” utile coincide con l’arrivo nelle bucalettere dei cittadini del materiale di voto in cui si chiedono sgravi fiscali da 52 milioni a ricchi e grandi imprese ai cittadini.
di Francesco Bonsaver
Se legalmente non si può fare, facciamo l’inciucio di Palazzo. Sottoporre al popolo il baratto tra sgravi a ricchi (per scoprire chi sono vai a "chi sono i migranti fiscali ticinesi") e grandi imprese con le presunte misure sociali è infatti illegale, persino incostituzionale.
Caterina Pedrini Verdi del Ticino
Cosa c’entrano sgravi per 52,5 milioni di franchi ai milionari e alle grandi aziende con la parità? Niente, assolutamente niente. Ma c’è chi vuol farci credere che saranno beneficiare di questa ennesimo regalo concesso a chi non ne ha bisogno.
di Enrico Borelli
Privare lo Stato di risorse finanziarie in un momento come quello attuale, caratterizzato da crescenti difficoltà, appare decisamente insensato.
José del Romano Partito Socialista
Nascondere le votazioni dietro slogan nebulosi e menzogneri ormai è diventato una regola: l’ultimo esempio è la “No Billag”, in realtà si trattava di “No SSR”. Anche per il 29 aprile vige questa regola: si sente parlare di asili nido e ghigliottine, quando invece si va a votare su 7 articoli di legge riguardanti esclusivamente la tassazione.
Simona Arigoni Verdi del Ticino
A 37 anni dall’introduzione nella Costituzione dell’articolo sulla parità, nessuno dovrebbe più usare la parità e le misure di conciliazione lavoro-famiglia come ostaggi per ottenere 52,5 milioni di sgravi per i milionari e le grandi imprese.
Zeno Casella, SISA
Tagli alle borse di studio, aumento delle tasse scolastiche e dei contributi costi della formazione, riduzione dell’offerta formativa nelle scuole pubbliche, ecc. Questi sono stati i risultati dell’ultimo pacchetto di sgravi fiscali adottati nel nostro Cantone, all’origine di un buco finanziario nelle casse pubbliche risanato a suon di sacrifici per gli studenti e le classi popolari.
di Enrico Borelli, segretario Unia Ticino
Ma con quale credibilità coloro che negli ultimi anni hanno promosso i tagli alla spesa sociale, mettendo per esempio in ginocchio oltre 800 famiglie private degli assegni integrativi, si ergono oggi a paladini della socialità?
Matteo Buzzi, Verdi del Ticino
Il 29 aprile saremo chiamati a votare la modifica della legge tributaria con cui si intendono fare 52 milioni di regali fiscali a multimilionari e aziende. L’oggetto viene a sproposito chiamato “riforma fiscale”...
Mirko D’Urso - MAT Lugano
Domenica 29 aprile saremo chiamati ad esprimerci in merito alla riforma fiscale votata il 12 dicembre dal Gran Consiglio e oggetto di referendum. Io non sono un politico e non sarò politicamente corretto.
di Ivan Miozzari
Sappiamo che la democrazia è simile ad un cantiere infinito. C’è sempre d’aggiungere, da migliorare e spesso da disfare ciò che non è venuto come si era voluto. Però un cantiere è sotto il nostro sguardo quotidiano, ne vediamo e sentiamo tutti i segni più palesi, come le gru in qualche modo inserite nel paesaggio, il traffico dei camion e la polvere, i muri di rete con relativi divieti, e tanti rumori e disagi nella mobilità.
di Claudio Carrer
Un po’ di elemosina, un po’ di disinformazione e qualche gioco di equilibrismo ai limiti della legalità e della democrazia. Sono gli strumenti più in voga per cercare di far digerire ai cittadini delle grandi fregature nell’ambito delle politiche fiscali: succede in Ticino con la revisione della legge tributaria in votazione il 29 aprile, e succede nella Berna federale per cercare di far rientrare dalla finestra i regali alle grandi aziende che il popolo svizzero ha rifiutato solo un anno fa.
Jessica Bottinelli Verdi del Ticino
Saremo presto nuovamente chiamati alle urne e con il mio scritto voglio invitarvi alla disobbedienza civile e all’indignazione perché delle frottole e delle mezze minacce che abbiamo sentito in questi mesi pre-campagna non ne possiamo proprio più.
Unia - Ticino
Onorevoli Consiglieri di Stato, le dichiarazioni fatte ieri alla stampa, anche in considerazione dell’annuncio del reclamo formale da parte di Unia, hanno permesso di delineare ulteriormente i contorni giuridici di quella che – a nostro avviso impropriamente – continuate a definire “Riforma fiscale e sociale”.
ForumAlternativo
Altri cantoni sono già andati incontro al loro fallimento fiscale volendo imporre sempre più sgravi fiscali con l’obiettivo di attrarre aziende e ricchezza, passando da 150 milioni di franchi di conti pubblici in attivo e arrivando, 10 anni dopo, a un passivo di 250 milioni. Per essere in seguito costretti a imporre misure di lacrime e sangue alla popolazione.
di Ivo Durisch Patito Socialista
La Svizzera storicamente è un paese capace di generare ricchezza e benessere. Questo è dovuto innanzitutto a una società civile che si assume le sue responsabilità. Una società civile che sa trovare coesione e unità nelle sue Istituzioni pubbliche, nello Stato.
Leonardo Schmid, segretario POP
L’idea è sempre quella: diminuire le tasse ai ricchi e alle imprese con la speranza che i soldi da loro “risparmiati” siano investiti per creare buoni posti di lavoro e magari aumentare i salari, la solita minestra riscaldata.
di Red
Anche il CdS si unisce alle menzogne portate avanti da PPD, PLR e Lega.
Dall' opuscolo informativo pubblicato sul sito del Cantone sulla votazione cantonale del 29 aprile 2018 si legge:
Adriano Venuti, membro di direzione - Partito Socialista
Generalmente amo esercitare i miei diritti politici, mi piace andare al seggio e infilare la mia scheda di voto nell'urna. Il 29 aprile eserciterò con convinzione il mio diritto di voto, ma questa volta non lo farò con il sorriso.
Ivo Durisch Partito Socialista
Una pioggia di milioni si abbatterà sul Ticino, ma le famiglie, chi fatica ad arrivare a fine mese, i disoccupati e i precari rimarranno a secco. Dei 20 milioni in più che il Canton Ticino riceverà dalla Confederazione – che si sommano ai 38 milioni della Bns e a quelli dell’amnistia fiscale federale – neanche un franco servirà a promuovere una politica sociale o a sostenere il potere di acquisto della popolazione.
ForumAlternativo
Il settore ticinese della moda è tornato nell’occhio del ciclone nei giorni scorsi a seguito delle dichiarazioni del Ministro francese dell’economia che ha reso pubblica l’esistenza di un’inchiesta sul gruppo parigino Kering in relazione ad una presunta evasione fiscale di 2.5 miliardi di euro fra il 2002 ed il 2017.
di Red
Nelle campagne che precedono le votazioni si rincorrono spesso tesi e argomentazioni non aderenti alla realtà e addirittura fuorvianti. È il caso della campagna da tempo avviata a sostegno della riforma fiscale sulla quale ci esprimeremo il prossimo 29 aprile.
Fabrizio Sirica Partito Socialista
Il 29 aprile saremo chiamati a votare sulla riforma fiscale. Dovremo decidere se respingere o accettare gli ennesimi sgravi fiscali a favore dei ricchi e delle grandi aziende. È importante precisare da subito un concetto chiave: chi parla o scrive di “riforma fiscale e sociale”, ci sta ingannando e ricattando.
di Red
L’NZZ am Sonntag di ieri (il settimanale del quotidiano di riferimento della piazza finanziaria zurighese) prendendo spunto dai dati elaborati dall’amministrazione federale delle contribuzioni, peraltro non ancora resi pubblici, ha pubblicato un dossier sull’evoluzione delle imposte sul reddito pagate in Svizzera. Ne approfittiamo per commentare brevemente l’articolo ed evidenziare alcune tendenze in atto.
Ivana Zeier, I Verdi del Ticino
Recentemente è riuscita la raccolta firme per il referendum contro il pacchetto di sgravi fiscali. La misura prevede di ridurre l’aliquota fiscale per chi possiede una sostanza imponibile oltre i 2,8 milioni di franchi e dal 2020 una riduzione anche per le persone fisiche con imponibile da 1,38 milioni.
ForumAlternativo
I media ci informano oggi che il salario percepito dal Ceo di Ubs Sergio Ermotti è salito nel 2017 a 14.2 milioni di franchi, mezzo milione in più rispetto al 2016. È la conferma delle profonde diseguaglianze che investono la nostra società e della concentrazione della ricchezza nella mani di pochi.
di Andreas Rieger
Il turismo fiscale è un divertimento comune a tante multinazionali. Esse vanno alla ricerca di bei posticini in cui gli operatori turistici tendono loro la mano offrendo trucchi fiscali pazzeschi. E non devono nemmeno essere lontani paradisi fiscali.
di Federico Franchini e Francesco Bonsaver
Delle voci non verificate diventano delle notizie strumentali alla propaganda politica. L’esempio arriva della perdita di 37 posti di lavoro alla Du Pont-Pioneer di Manno: il trasferimento a Ginevra per motivi di ristrutturazione interna dopo una fusione tra due colossi mondiali diventa lo spunto per dei politici per fare campagna a favore della riforma fiscale in votazione in Ticino il 29 aprile.
Sindacato Unia - Ticino
Unia risponde alle provocazioni del presidente di Aiti.
Il sindacato Unia Ticino sostiene il referendum contro la riforma fiscale perché difende i bisogni della maggior parte della popolazione e non gli interessi dei
ricchi e la sete di profitto delle aziende.
Alberto Togni, membro di comitato del Partito Comunista
Il prossimo 29 aprile saremo chiamati a votare sulla riforma fiscale grazie alla riuscita del referendum promosso dalla sinistra. Fra le diverse buone motivazioni
per bocciare questi ennesimi regali ai ricchi, ne esporrò una in particolare.
Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA)
Hanno presentato il 28 gennaio la petizione intitolata “Per un rafforzamento delle borse di studio, per un’istruzione più equa per tutte e per tutti!”, con la quale si denuncia il progressivo smantellamento del sistema ticinese di aiuti allo studio e se ne rivendica un potenziamento.
di Enrico Borelli
Contrariamente a quanto affermato oggi sulle colonne del Caffè dal direttore del Dfe Christian Vitta, la riforma fiscale non rappresenta alcun patto sociale ma bensì un'ulteriore concretizzazione delle politiche liberiste che in questi 20 anni hanno favorito la crescita delle diseguaglianze sociali e della concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi e che hanno prodotto esclusione e povertà.
di Red
Nonostante aver avuto a disposizione praticamente solo tre settimane, la sinistra unita e capeggiata da UNIA è riuscita a raccogliere ben 11'000 firme per il referendum contro i regali fiscali ai super ricchi. È questo un evento importante, sul quale bisognerà riflettere bene. Qui solo qualche commento a tutta velocità.
di Comitato Unitario contro la Riforma Fiscale
Basta regali fiscali ai ricchi!
Nonostante gli ostacoli posti dal governo, attraverso la pubblicazione del nuovo disegno di legge nel periodo delle vacanze natalizie, il Comitato referendario contro la riforma fiscale ha raccolto più di 10'000 firme.
di Sergio Rossi
Professore ordinario di macroeconomia ed economia monetaria all’Università di Friburgo
La riforma fiscale e sociale che il Parlamento ticinese ha deciso di mettere in atto nel 2018, con il sostegno della maggioranza del gruppo socialista, si rivelerà un fallimento totale per quanto riguarda la pretesa volontà di rilanciare l’economia ticinese come pure di sostenere le famiglie bisognose o meritevoli di un aiuto finanziario nel Cantone Ticino.
di ForumAlternativo
Una riforma fiscale da respingere. Bisogna fermare il modello economico basato sulla povertà di molti e il privilegio di pochi.
Il Ticino si trova attualmente in una situazione segnata dal deterioramento delle condizioni di lavoro, dalla diffusione della povertà e del precariato.
da "ticinonews.ch"
"Regali ai ricchi in cambio di briciole avvelenate? No grazie"
Forum alternativo contro la riforma fiscale del Governo
"Sono due gli obiettivi nascosti della riforma fiscale proposta dal duetto Vitta-Beltraminelli e appoggiata dall'intero governo".
da "ticinotoday.ch"
Pacchetto fiscale e sociale: Unia "sale sulle barricate".
Abbiamo intervistato il segretario di Unia Ticino Enrico Borelli, che ci ha spiegato le motivazioni della presa di posizione del sindacato contro la riforma proposta dal Governo lo scorso mese. Se il pacchetto fosse approvato dal Gran Consiglio, ci ha detto Borelli, Unia è pronta al referendum.
Di Enrico Borelli
Nelle ultime settimane a margine della presentazione del tavolo di lavoro dell’economia il direttore del Dipartimento delle Finanze e dell’Economia Christian Vitta ha evocato l’ipotesi di sottoscrivere una sorta di Patto di Paese che coinvolga le forze politiche, il mondo economico e le organizzazioni sindacali.
Una proposta, lo diciamo in modo schietto, che non convince e che merita qualche riflessione.